Esattamente un anno fa, durante una protesta a Naypyidaw, un poliziotto sparò alla testa di Mya Thwe Thwe Khine. Aveva solo 19 anni. Morì pochi giorni dopo in ospedale, diventando la prima di troppe vittime innocenti (oltre 1.500) della giunta militare.
Fino ad allora, le proteste anti-golpe si erano svolte in un’atmosfera quasi festosa, con insegne divertenti, costumi e musica. Milioni di persone di qualsiasi età scesero in piazza per mostrare la loro opposizione al colpo di stato militare, nonostante tutti sapessero di cosa fossero capaci i militari. I ricordi del 1988 e del 2007 erano ancora freschi nella mente di molti. Chi proviene da comunità etniche ha sperimentato la brutalità del Tatmadaw per tutta la vita. Allora c’era sicuramente il timore che la storia si potesse ripetere, ma c’era anche la speranza che questa volta i militari sarebbero stati diversi, che questo ultimo decennio semi-democratico avesse cambiato i generali ed i loro soldati. Ma non fu così. Ciò che il colpo di stato ha rivelato è la profonda frattura tra un regime militare conservatore, nazionalista, razzista, bigotto ed inetto e una società civile più progressista, di mentalità più aperta e ottimista.
È come se il poliziotto che ha sparò quel dannato proiettile, fosse il passato intento ad uccidere il futuro. Mya Thwe Thwe Khine, come tutte le oltre 1.500 vittime, era sicuramente il futuro.
Un anno dopo, oggi, i militari hanno ucciso un altro giovane, la cui unica colpa è stata quella di protestare pacificamente alzando tre dita (il saluto di protesta della MilkTea Alliance ispirato agli Hunger Games) davanti a un veicolo militare a Yangon. La vittima, Ko Kaung Htet Paing, aveva solamente 27 anni.
In questi 12 mesi i militari non hanno smesso di usare la violenza contro il popolo. Ma in questi 12 mesi nemmeno il popolo ha smesso di opporsi al regime. Molti continuano a protestare, molti continuano a scioperare e molti altri si sono uniti alla resistenza armata. Nella prigione di Insein (Yangon), alcuni prigionieri politici hanno lanciato uno sciopero della fame che è attualmente al 9° giorno.
Verrà il giorno in cui il passato verrà spazzato via. Il futuro verrà, che i generali lo vogliano o no.
Possa la Rivoluzione avere successo

POLITICA, ECONOMIA E ALTRE NOTIZIE
• Il regista Wyne è stato arrestato oggi a Yangon. Era appena tornato a casa dopo un anno passato a nascondersi dalla giunta.
Gli attivisti pro-democrazia hanno lanciato sabato il Black TV Day. Per un giorno la gente boicotterà la TV di Stato. Poiché la giunta militare ha bandito i canali TV indipendenti, sono disponibili solo canali TV controllati dai militari che diffondono propaganda.
• Il portavoce militare Zaw Min Tun ha annunciato che il regime non invierà alcun rappresentante non politico alla riunione dei ministeri degli esteri dell’ASEAN a Phnom Penh (Cambogia), dopo che l’ASEAN ha escluso i rappresentanti del colpo di stato militare.
• Armed Conflict Location & Event Data Project riporta che il Myanmar ha avuto quasi 9.000 scontri armati e attacchi contro civili nell’ultimo anno, più di Siria, Yemen, Afghanistan e Iraq. Il Myanmar è anche in cima alla lista dei paesi più violenti al mondo per le donne in politica
• L’esercito del Myanmar riporta oltre 1.000 casi di Covid per il secondo giorno consecutivo.

SAGAING
• Yinmabin: martedì 22 soldati del regime sono stati uccisi dai combattenti della Resistenza (Fonte: The Irrawaddy)
• Khin-U: 6 soldati del regime sono stati uccisi da combattenti della Resistenza nel villaggio di Ma Daunggyi i quali affermano che 2 civili, padre e figlio, sono stati uccisi dai militari.
• Pale: 2 membri di Pyu Saw Htee (una milizia pro-militare) sono stati uccisi da combattenti della Resistenza a Inmahtee.
• Myanmar Now riferisce che circa 17.000 civili sono stati sfollati a causa di attacchi aerei guidati dal regime militare la scorsa settimana nelle township di Ye-U e Minkin.
• Taze: i soldati del regime hanno dato alle fiamme il villaggio di Pe Chaung
• Shwebo: soldati del regime hanno dato alle fiamme 3 case a Seikkhon

STATO SHAN
• Kutkai: scoppiano di nuovo gli scontri tra l’esercito di Kokang (MNDAA) e le truppe del regime

STATO KARENNI (KAYAH).
• Secondo Myanmar Now, le comunicazioni Internet e telefoniche nello Stato di Karenni stanno peggiorando, poiché il regime militare sta interrompendo i collegamenti nelle zone di conflitto. Solo le connessioni MPT e Mytel di proprietà militare funzionano sporadicamente.
• Loikaw: si intensificano i combattimenti tra combattenti della Resistenza e soldati del regime

STATO KAREN (KAYIN).
• Hpa-An: il Karen National Liberation Army (KNLA) ha attaccato un campo delle forze di frontiera (BGF)
• Dooplaya: combattimenti tra KNLA e soldati del regime sulla Kya In-Tagay Road

MANDALAY
• Patheingyi: i combattenti della Resistenza hanno lanciato un attacco contro un convoglio militare

STATO ARAKAN (RAKHINE).
• Maungdaw: l’esercito Arakan ha attaccato un veicolo che trasportava soldati Tatmadaw, uccidendo 2 civili (il proprietario e l’autista dell’auto) ad Hpar Wat Chaung . I combattimenti tra l’esercito Arakan e l’esercito birmano sono ripresi la scorsa settimana, dopo più di un anno di cessate il fuoco informale, apparentemente dopo che l’esercito birmano ha fatto irruzione in un campo di AA.

BAGO
• Township di Ut Pho: combattenti della Resistenza hanno ucciso 3 membri di Pyu Saw Htee (una milizia pro-militare)
YANGON
• North Dagon: Ko Kaung Htet Paing (27) è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da militari, dopo aver alzato il saluto con 3 dita davanti a un veicolo militare

STATO MON
• Bilin: l’Esercito di liberazione nazionale Karen (KNLA) ha attaccato un convoglio militare diretto alle celebrazioni della Giornata dell’Unione
• Kyaikto: combattenti della Resistenza hanno attaccato un convoglio militare tra i villaggi di Ingabo e Moppalin, uccidendo 3 soldati

COVID DAILY (come riportato dal Ministero della Salute controllato dai militari. Si ritiene che le cifre reali siano superiori a quelle ufficialmente riportate)
• 1043 nuovi casi e 0 nuovi decessi

Aggiornamento quotidiano AAPP Burma (solo arresti e uccisioni legati al tentato colpo di stato militare, non include eventi legati al conflitto armato). Dal 1 febbraio:
• 1.540 uccisi (+11)
• 12.059 arresti totali (+22)
• 1.974 mandato di evasione (+0)


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