Mandalay: uccisa dai soldati del regime Ma Thu Thu Zin (25), giovane attivista che stava protestando pacificamente prima di essere raggiunta dai proiettili sparati sui manifestanti.
Secondo alcuni post sui social, sembra che a Yangon vengano utilizzati inceneritori per rifiuti per bruciare i corpi delle vittime da Covid, per alleviare l’eccessivo carico di lavoro presso i crematori.
Myawady, Karen State: il colonnello del Tatmadaw Myo Min Naung ha ordinato il sequestro di 100 bombole di ossigeno importate legalmente dalla Thailandia per la cura di pazienti civili. In seguito ha ammesso di aver preso le bombole “in prestito”.
Kani, Sagaing: ritrovati i corpi di 4 vittime torturate ed uccise dal Tatmadaw. Due settimane fa erano state ritrovate 15 vittime uccise nella giungla.
Continuano le esondazioni in Karen State, Mon State, Tanintharyi region, Rakhine State e Bangladesh. A Cox’s Bazar, dove ha sede il più grande campo profughi Rohingya, l’esondazione ha ucciso almeno 6 persone e allagato migliaia di case finora. Esondazione anche a presso il campo profughi di Kyauktalone in Rakhine, dove la comunità musulmana Kaman.
Un articolo di Irrawady News ha pubblicato un articolo sulla gestione del Covid all’interno dell’esercito. La situazione sembra essere fuori controllo anche tra i soldati che non ricevono assistenza medica esattamente come gli altri cittadini birmani. Presso l’ospedale militare di Mandalay, ci sarebbero almeno 10 morti al giorno per Covid, ma ultimamente l’esercito ha iniziato a nascondere i dati relativi a infezioni e morti all’interno del personale militare. Il medico militare Maggiore Min Maung Maung, mette in dubbio sia la capacità che la volontà da parte dei generali di trovare soluzioni a questa terza ondata Covid.
La Russia ha completato la fornitura di jet Sukhoi Su-30SME al regime birmano. Mentre le Nazioni Unite hanno raccomandato di contenere la vendita di armi al Tatmadaw, Russia, Cina ed Israele rimangono partner importanti per l’esercito di Min Aung Hlaing. Ci sono diversi dubbi anche riguardo a forniture provenienti di Paesi dove vige un vero e proprio embargo, anche da aziende italiane.
Il relatore speciale delle Nazioni Unite Tom Andrews chiede l’applicazione in Myanmar della recente risoluzione 2565 approvata all’unanimità in Febbraio. La risoluzione riguarda l’adozione di un cessate al fuoco per far fronte alla Pandemia Covid.
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