La prigione di Insein, Yangon

Insein Prison, Yangon: i prigionieri della famosa prigione di Insein hanno lanciato una protesta contro il regime militare. In seguito alcuni testimoni hanno riferito dell’arrivo di 6-7 camion dell’esercito. Burma VJ, citando come fonte U Htun Kyi, un ex prigioniere politico, riporta di 8 prigionieri uccisi e diversi feriti dai soldati del regime. Le proteste sarebbero partite dal settore femminile della prigione. I prigionieri hanno richiesto il rilascio dei prigionieri politici, di poter ricevere le cure mediche necessarie e di migliorare le condizioni in cui vengono detenuti. In Myanmar sono oltre 6000 le persone arrestate dopo il colpo di Stato per essersi opposte al regime, di cui almeno 5000 ancora in custodia senza aver avuto un regolare processo. I morti dovuti alle torture da parte del Tatmadaw sono una trentina. Nella sola prigione di Insein si parla di dozzine di positivi al Covid che non stanno ricevendo cure mediche.

Le proteste delle prigione di Insein hanno rivitalizzato il movimento, nonostante la crisi Covid stia letteralmente soffocando il Paese.

Covid: secondo “We count” un’associazione che raccoglie dati dai gruppi di volontari, i morti per covid nella sola Yangon, sarebbero almeno 2000 nella sola giornata del 22 luglio.

Il KNLA (Karen National Liberation Army) afferma di aver ucciso almeno 180 soldati del regime negli ultimi 2 mesi.

Monywa, Sagaing: Thein Tun, un amministratore locale del quartiere Thala, è stato accoltellato ed ucciso. Sono una cinquantina gli amministratori locali uccisi da Febbraio. Sempre nella regione del Sagaing, ucciso San Maw Lin, organizzatore del partito pro-militare USDP del villaggio di Yele Maw.

Mindat, Chin State: l’esercito del regime ha mandato rinforzi nella regione, dove recentemente è stato rotto il cessate il fuoco. Nuovi rinforzi osservati anche in Karenni State.

Scontri armati riportati:

Moenyin District (Kachin State), in cui sono stati uccisi 4 soldati del Tatmadaw. Il Tatmadaw ha attaccato l’esercito Kachin (KIA) vicino al quartier generale di Laiza

Mutraw (Phapun) District (Karen State), in cui sono stati uccisi almeno 26 soldati del Tatmadaw nell’ultima settimana. Diverse le case bruciate dal regime

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Il regime ha rilasciato oltre 1000 detenuti in tutto il Paese. Si tratta di prigionieri per reati minori legati a droga e prostituzione, tutti arrestati prima del golpe. I casi di Covid nelle prigioni, secondo il regime militare, sarebbero oltre 300 con almeno 6 morti.

Secondo Reuters, la Russia sarebbe in procinto di fornire nuovi jet militari (Su-30 fighter jets e Yak-130) al regime birmano.

Dopo aver letteralmente chiuso fuori dall’ambasciata Kyaw Zwar Minn, il regime militare sarebbe in procinto di nominare il nuovo ambasciatore birmano a Londra. Nel prossimo mese dovrebbe insediarsi anche il nuovo ambasciatore inglese in Myanmar Pete Vowles. I Paesi ospitanti hanno l’opzione di rifiutare gli ambasciatori stranieri come persone “non gradite”. Il regime sta cercando di appuntare anche un nuovo ambasciatore alle Nazioni Unite.

Tokyo: presenti due atleti birmani ai Giochi Olimpici. Si tratta di Thet Htar Thuzar (badminton) e Ye Tun Naung (tiro a segno). il nuotatore Win Htet Oo ha invece rinunciato al sogno olimpico in protesta contro il regime militare.

Diverse ambasciate straniere hanno sospeso il servizio di visti in Myanmar a causa della crisi Covid che ha colpito la nazione.

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