È un giorno particolare. Dopo l’ulteriore restrizione dell’accesso ad internet, molti “amici” e molte “voci” sui social sono spariti, e proviamo solo ad immaginare il senso di frustrazione che si prova in Myanmar. Le notizie arrivano, lentamente, ma ci mancano i pensieri e le opinioni di chi sta veramente lottando.

Oggi è stato il giorno del #flowerstrike di cui abbiamo parlato qui https://www.facebook.com/ciaomyanmarnews/posts/121930773285058 . È stato un giorno in cui si sono onorati i troppi caduti di questi due mesi, e la bellezza ed i colori che abbiamo visto oggi contrastano drammaticamente con le immagini che continuano ad arrivare.

Oggi a Gangaw Town, Magwe, oltre 10.000 persone sono state costrette a fuggire a causa di un’incursione dell’esercito, che ha rubato tutti gli oggetti di valore che ha trovato. Gli abitanti si sono difesi anche con fucili da caccia, ma non hanno potuto nulla contro la potenza di fuoco del Tatmadaw.

Sono oltre 10.000 gli sfollati anche in Karen State, a causa dei continui bombardamenti aerei. In questo momento la popolazione si ritrova intrappolata tra il fuoco dell’esercito birmano, e l’indifferenza criminale della Thailandia che continua a tenere i confini chiusi (nonostante la diplomazia affermi il contrario). Oggi, dopo quasi una settimana, sembra non esserci stato alcun attacco, ma diverse fonti parlano di un aumento della presenza militare del Tatmadaw in questi ultimi giorni.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante bambino, persona seduta e attività all'aperto

Incoraggiamo le donazioni il più diversificate possibile, se volete contribuire direttamente alla causa Karen, Zoya Phan è un punto di riferimento https://phanfoundation.org/appeal-for-idps/

Anche in Kachin State si combatte nel Doo Tha Htu District

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Protesta notturna a Hpakant, Kachin State

Monywa è uno dei fronti che ha visto più violenze, eppure rimane sempre in prima linea.

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Ko Wai Moe Naing “little Panda”, uno dei leader delle proteste a Monywa

Un altro incendio in Bangladesh in un mercato vicino ad un campo profughi Rohingya. Tre vittime.

People work to put out a fire in a makeshift market near a Rohingya camp in Kutupalong, Bangladesh [Shafiqur Rahman/AP Photo]

Continua la “visita” guidata di Clarissa Ward e il suo team della CNN in Myanmar. Durante la visita a Yangon, la Ward ha avuto modo di scambiare conversazioni molto rapide con alcuni locali incontrati per strada. La polizia in borghese ha successivamente arrestato 3 persone con cui la reporter ha parlato. Sono sicuro che il lavoro di Clarissa Ward sarà ottimo, ma rimane il dilemma etico di questa visita. Non si capisce il bisogno di mettere in pericolo la vita delle persone per un servizio che, viste le limitazioni dovute al continuo controllo dell’esercito, non potrà essere migliore del lavoro svolto dai molti bravissimi giornalisti birmani.

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Polizia in borghese detiene dei civili che hanno appena parlato con la CNN.

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