È il giorno della protesta silenziosa. Un giorno per ricordare i caduti, per ricaricare le batterie, e per dimostrare all’esercito che contro la forza della disobbedienza, probabilmente non bastano le armi.
In questo giorno di silenzio la maggior parte di noi, almeno per qualche minuto, ha pensato a Khin Myo Chit, la bambina di 7 anni uccisa ieri a Mandalay dall’esercito Tatmadaw.
Era a casa con la famiglia, quando l’esercito è entrato di forza alla ricerca di non si sa cosa. Spaventata è corsa tra le braccia del padre. Poco dopo un soldato ha sparato.
La famiglia è stata costretta a celebrare un funerale privato, di nascosto, per evitare che l’esercito possa prendere possesso del corpo della bimba, come già accaduto con gli altri caduti di queste settimane. Subito dopo il funerale, la famiglia si è messa in fuga ed è ora ricercata dalla polizia. L’orrore non si ferma all’omicidio.
Oggi si sono ricordate anche le vittime di Cox’s Bazar, dove hanno perso la vita diversi Rohingya. Condoglianze pubbliche come quelle di Dr. Sasa di oggi, erano impensabili anche solo due mesi fa:
Seguendo gli sviluppi politici di queste settimane, si ha l’impressione che il Myanmar stia profondamente cambiando ad una velocità incredibile. Dall’unione di intenti tra Bamar e minoranze etniche, il riconoscimento del dramma dei Rohingya, il progetto di un esercito federale, l’abolizione della costituzione del 2008…il colpo di stato sembra essere un catalizzatore che ha fatto fare passi indietro nel tempo, ma che ha poi accelerato la storia di questo Paese in maniera vertiginosa.
La protesta silenziosa si può considerare un gran successo. Diversi gli episodi in cui le forze dell’ordine hanno cercato di convincere i cittadini a riaprire le attività, senza riuscirci. Sono rimasti chiusi anche supermercati e banche. Sono stati riportati arresti di dipendenti di banca e supermercati. L’esercito sta cercando in tutti i modi di far ripartire l’economia.
Oggi sono stati rilasciati circa 600 manifestanti che erano stati arrestati nei giorni scorsi. L’esercito ha una lunga tradizione di improvvise “amnistie” prima di eventi importanti, come la visita di un capo di Stato straniero. Da notare che il 27 marzo sarà il giorno in cui si celebrano le forze armate (Armed Forces Day) e che l’assassinio di una bambina di 7 anni a Mandalay deve aver messo una certa pressione sull’esercito. È probabile che sia un tentativo di sviare l’attenzione.
Nel frattempo è stato arrestato Tin Win, membro del partito NLD.
I meme birmani sono fantastici
Infografica del colpo di stato dal 1 febbraio ad oggi
L’udienza del processo a Daw Aung San Suu Kyi è stata rimandata ulteriormente al 1 aprile. Il Tatmadaw potrebbe essere preoccupato che il processo e i suoi risultati possano far infuriare la gente.
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