Sembra essere una strategia premeditata. Ad ogni notizia relativamente positiva per il popolo birmano (vd. condanna del consiglio di sicurezza ONU di ieri), segue una risposta brutale dell’esercito. Almeno 17 oggi i morti, di cui 6 solo a Myaing piccola cittadina nella regione di Magwe.
Lo scopo sembra quello di fare in modo che il morale dei manifestanti non si sollevi mai abbastanza da diventare un pericolo, mantenendo sempre uno stato di terrore continuo. Allo stesso tempo questa strategia dà l’impressione all’ONU che non sia ancora così urgente intervenire.
In una conferenza stampa il ministro dell’informazione Zaw Min Tun ha dichiarato che l’obiettivo del Tatmadaw è quello di instaurare una vera democrazia disciplinata. Ha inoltre rivelato che il presidente U Win Myint e il consigliere di Stato Daw Aung San Suu Kyi sarebbero indagati per corruzione dopo la confessione del ministro capo della regione di Yangon che avrebbe pagato loro tangenti per un valore di 600.000 dollari e 11 kg. d’oro.
Nel frattempo sempre il Tatmadaw ha dichiarato l’AA (Arakan Army, gruppo armato dell’etnia Rakhine) non essere più un gruppo terroristico. Era stato definito come tale sotto l’amministrazione di Aung San Suu Kyi. Si tratta probabilmente di un tentativo di indebolire l’opposizione al golpe prevenendo alleanze tra i vari gruppi etnici armati.
Sempre oggi KIA (Kachin indipendence army) ha combattuto contro il tatmadaw a Hpakant. L’intensificarsi di scontri armati in diverse zone del Myanmar potrebbe indebolire l’esercito.
Il CRPH (il comitato che rappresenta il governo eletto nel 2020) ha ingaggiato l’avvocato Robert Volterra per procedere contro l’esercito in sede internazionale.
Amnesty international ha pubblicato un report riguardante diversi video provenienti dal Myanmar. In questi video vengono evidenziate le tecniche di guerra che l’esercito sta utilizzando contro i manifestanti pacifici.
Online oggi girano le immagini del corpo di Zaw Myat Lin, membro NLD rapito qualche giorno fa e il cui corpo è stato restituito senza vita il giorno successivo. Sono evidenti i segni di tortura, tra cui la mancanza di denti e la mancanza di organi interni. Le immagini sono davvero troppo forti per essere pubblicate.
Un altro capitano dell’esercito Tatmadaw decide di unirsi al movimento di disobbedienza civile CDM
Questa bellissima foto appartiene a Hkun Lat. Mostra le miniere di giada attordno ad un monastero buddista. HkuneLat è entrato tra i finalisti del World Press Photo 2021 nella sezione Asia.
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