Nelle scorse settimane osservatori, giornalisti e diplomatici stranieri hanno criticato i sindacati birmani che stanno chiedendo un boicottaggio totale dell’industria dell’abbigliamento. Secondo loro, la richiesta è irresponsabile e danneggerebbe i lavoratori.
Sicuramente la richiesta di un boicottaggio totale potrebbe essere controversa, e ci sono alcune legittime preoccupazioni da parte degli stessi lavoratori. Ma il punto dei sindacati è che sotto il regime militare le poche conquiste fatte negli anni passati andranno perdute. Il salario medio giornaliero è già sceso da 3,50 USD a 2,00 USD (come riportato nelle notizie di ieri). Si tratta di un quinto rispetto al salario dei lavoratori nella vicina Thailandia. I sindacati sono presi di mira dalla Junta birmana e le condizioni di lavoro peggioreranno sicuramente se il Tatmadaw rimarrà al potere. Proprio come gli operatori sanitari che stanno scioperando da Febbraio, i sindacalisti credono che non ci sia futuro sotto il regime militare. Chiedere ai lavoratori di accettare di lavorare alle condizioni del regime è immorale secondo me, e non aiuterà la gente del Myanmar nel lungo termine. Anche se l’economia migliorasse in futuro, solo pochissime persone ne trarrebbero beneficio (per lo più i generali, i “cronies” e le multinazionali straniere). I lavoratori hanno bisogno di essere ascoltati ed aiutati, non spinti alla schiavitù in nome della semplice sopravvivenza. E sotto il Tatmadaw, i diritti dei lavoratori non miglioreranno mai.
Sì, boicottare l’industria dell’abbigliamento potrebbe non danneggiare troppo la giunta, ma al popolo birmano restano pochissime alternative. Le critiche da parte di outsider che non devono vivere sotto il regime, in questo caso sono ipocrite. Dicono di preoccuparsi per i lavoratori, ma non li senti parlare della diminuzione dei salari giornalieri o del piano della giunta per rimuovere gli insediamenti abusivi a Hlaing Thar Yar (vedi la sezione delle notizie di Yangon). Se fossero sinceramente preoccupati per la gente del Myanmar, parlerebbero apertamente di questi problemi, spingerebbero le aziende straniere a migliorare le condizioni e i salari dei lavoratori. Chiederebbero ai loro governi di sanzionare il MOGE (la più grande fonte di entrate per il regime militare), stabilire zone interdette al volo ed embarghi sulle armi o di monitorare le aziende che violano le sanzioni attuali. Se il MOGE venisse sanzionato, i lavoratori non sarebbero costretti a ricorrere a questo. I birmani hanno il diritto di determinare il proprio futuro e di utilizzare i mezzi a loro disposizione. Se davvero teniamo a loro, ci sono molte cose che possiamo fare per aiutarli a sconfiggere il regime.
Il giornalista americano Danny Fenster sta affrontando una seconda accusa. Il Tatmadaw ha l’abitudine di perseguitare i prigionieri politici con molteplici accuse. Ha modellato il codice penale per rendere più facile perseguitare i suoi oppositori per reati di opinione. Mi chiedo se il Tatmadaw stia trattenendo Fenster per usarlo come merce di scambio, come ha fatto la Cina con i due cittadini canadesi. O forse la loro, è solo pura arroganza.
POLITICA, ECONOMIA E ALTRE NOTIZIE
• Il giornalista americano Danny Fenster, arrestato cinque mesi fa mentre si imbarcava su un volo per gli Stati Uniti, deve affrontare una nuova accusa ai sensi della sezione 17 (1) relativa al suo lavoro con l’agenzia di stampa Myanmar Now. A seguito del colpo di Stato, Myanmar Now è stato dichiarato illegale, insieme a Mizzima, Democratic Voice of Burma (DVB), Khit Thit Media e 7Day News. Danny Fenster è attualmente detenuto nella prigione di Insein ed è già accusato ai sensi della sezione 505(a), una nuova disposizione aggiunta dalla Junta a febbraio che punisce chiunque “diffonde notizie false” e “causa allarme”. La disposizione è considerata molto vaga ed è stata ampiamente utilizzata dal regime per opprimere l’opposizione e prevede fino a 3 anni di reclusione.
• Un nuovo record per l’ukulele più costoso del mondo. Il cantante e artista birmano Kyar Pauk ha personalizzato un ukulele che è stato messo all’asta oggi tramite Facebook per l’equivalente di 27.500 USD che verranno donati alla Rivoluzione Birmana (Spring Revolution). Kyar Pauk è attualmente latitante.
YANGON
• Hlaing Thar Yar: secondo DVB, il regime militare ha emesso un ordine per rimuovere gli insediamenti abusivi a Hlaing Thar Yar, una delle zone più povere di Yangon. I residenti di questi insediamenti sono per lo più migranti provenienti dalle regioni rurali e operai delle fabbriche dell’area industriale, in particolare lavoratori dell’abbigliamento.
SAGAING
• Kawlin: i combattenti della Resistenza del PDF Kawlin hanno attaccato più di 100 truppe del regime
• Villaggio Kyaukkar Myauk, Monywa: un amministratore locale e suo fratello gemello sono stati uccisi da uomini armati non identificati. Indiscrezioni rivelano che aveva già inviato lettere di dimissioni prima di essere assassinato.
STATO KAREN (KAYIN)
• Il Karen National Union (KNU) afferma che l’Esercito di Liberazione Nazionale Karen (KNLA) ha ucciso 126 soldati del regime nelle prime due settimane di ottobre.
STATO KACHIN
• Waingmaw: 3 mogli di soldati del regime del 58° battaglione di fanteria sono state uccise e 2 ferite nell’esplosione di una mina. La mina è stata piantata dagli stessi soldati del regime.
STATO CHIN
• Hakha: spari ed esplosioni segnalati stanotte
STATO SHAN
• Mone Koe: continuano gli scontri tra MNDAA e soldati del regime
STATO ARAKAN (RAKHINE)
• I partiti politici dell’Arakan sono ancora indecisi se partecipare a un incontro con la Commissione elettorale dell’Unione (UEC, ora controllata dal regime) per discutere di un nuovo sistema elettorale. Il regime vuole adottare un sistema proporzionale delle presunte prossime elezioni.
MAGWAY
• Le forti piogge hanno causato inondazioni nella regione
• Taungdwingyi: gli amministratori locali riscuotono una tassa di 3.000 mmk (1,40 USD) dai visitatori che pernottano
TANINTHARYI
• Thayet Chaung: 5.000 civili sfollati a causa del conflitto tra i combattenti della Resistenza e le forze del regime
STATO MON
• 14 parlamentari (3 del partito Nld, 11 del Mon Unity Party), hanno firmato una dichiarazione promettendo di non associarsi al governo di unità nazionale (il governo democratico che si oppone al regime), e di non partecipare a future attività politiche sul Myanmar. 2 di questi membri (appartenenti al MUP) stanno attualmente collaborando con il regime militare. (Fonte: Agenzia di stampa Chindwin)
• Paung: i combattenti della resistenza locale hanno bombardato la centrale elettrica di Mottama
AYEYARWADY
• Maubin: dopo gli attacchi di questo fine settimana a 3 basi di polizia, le forze del regime stanno addestrando i membri di Pyu Saw Htee. I Pyu Saw Htee sono gruppi armati civili che sostengono il regime
BANGLADESH
• Dopo l’assassinio del leader Rohingya Mohib Ullah, la polizia del Bangladesh ha lanciato un’operazione a Cox’s Bazar, arrestando quasi 40 rifugiati Rohingya sospettati di essere coinvolti in attività criminali, compreso il possesso illegale di armi e droga. Uno dei 5 sospetti arrestati con l’accusa di aver ucciso Mohib Ullah, ha confessato il suo coinvolgimento nell’omicidio.
COVID DAILY (si ritiene che i numeri reali siano molto più alti di quanto riportato ufficialmente)
• 1.002 nuovi casi e 30 nuovi decessi
Aggiornamento AAPP Burma (dal 16 ottobre, non include le vittime dei conflitti armati)
• 1178 civili uccisi dal 1° febbraio
• 7355 ancora in detenzione
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