Myanmar coup: Court files fresh charges against Suu Kyi

Guerre legali: NUG contro la Junta militare in tribunale
La scorsa settimana il governo di unità nazionale (NUG, il governo parallelo che si oppone al golpe militare), ha accettato la giurisdizione della Corte penale internazionale (ICC). Si tratta di un tentativo di portare l’esercito birmano (i suoi generali) davanti alla Corte per i suoi crimini (passati e presenti) contro l’umanità.
Ratificando o aderendo allo Statuto di Roma o depositando l’articolo 12(3) (come ha fatto il NUG),infatti, gli Stati possono delegare la loro giurisdizione alla CPI per indagare e perseguire i crimini di atrocità di massa commessi nel loro territorio o dai loro cittadini.


Oggi la Junta militare ha modificato l’articolo 311 del codice penale, aggiungendo il “genocidio” a una serie di altri reati, rendendolo punibile con la morte e una multa (!).

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Una possibile ragione per questo emendamento è l’articolo 17(1)(a) dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale:
1. Con riferimento al decimo comma del preambolo ed all’articolo primo del presenteStatuto, la Corte dichiara improcedibile il caso se:
a) sullo stesso sono in corso di svolgimento indagini o provvedimenti penali condotti da uno Stato che ha su di esso giurisdizione, a meno che tale Stato non intenda iniziare leindagini ovvero non abbia la capacità di svolgerle correttamente o di intentare un procedimento;
Avviando la propria indagine sul genocidio dei Rohingya, il Tatmadaw probabilmente spera di impedire che il caso venga ammesso alla Corte penale internazionale Ma la frase “chiave” è “non sia disposto…a svolgere l’indagine o l’azione penale”.
Come spiegato nell’articolo 17(2)(a):
il procedimento é o é stato condotto, ovvero la decisione dello Stato é stata adottata, nell’intento di proteggere la persona interessata dalla responsabilità penale per i crimini di competenza della Corte indicati nell’articolo 5;

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Se l’intenzione del Tatmadaw è quella di avviare un’indagine contro se stesso sulla crisi dei Rohingya, sarebbe abbastanza chiaro che il suo scopo è proteggersi dalla responsabilità penale. Il fatto che lo stesso Tatmadaw abbia modificato il codice penale, e il fatto che il sistema giudiziario sia controllato dallo sempre dallo stesso Tatmadaw, trasformerebbe qualsiasi indagine in una farsa.È anche possibile che la giunta stia cercando di guadagnare tempo con questa mossa. Il generale Min Aung Hlaing ha 65 anni, ed il procedimento dell’ICC potrebbe impiegare diversi anni.
Il caso del dittatore sudanese Al-Bashir, ad esempio, è iniziato nel 2005, quando le Nazioni Unite deferirono il genocidio del Darfur del 2003 all’ICC.Il primo mandato di arresto è stato emesso nel 2009. Nel 2019, dopo 5 mesi di proteste, Al-Bashir è stato allontanato dalle forze armate sudanesi e arrestato.Pochi giorni fa il Consiglio dei ministri sudanese ha finalmente deciso di consegnare Al-Bashir alla Corte penale internazionale.


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