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Kachin State: frana uccide una donna

Mogoke, Mandalay: frana uccide tre civili, compreso un bambino

Myingyan, Mandalay: una bambina di 1 anno uccisa dalle forze del regime che ha aperto il fuoco ferendo il padre Nyein Chan e anche un passante.

L’ex dittatore generale Than Shwe (88) e sua moglie sono stati ricoverati in ospedale a Naypyidaw, ma secondo The Irrawady sembrano essere in buone condizioni.

Mandalay: un poliziotto ucciso mentre sorvegliava un ufficio amministrativo. Il conflitto armato in Myanmar si sta facendo complesso, con molti gruppi armati indipendenti.

Secondo Khit Thit Media, un monaco ha riferito che le forze di Tatmadaw hanno aperto il fuoco su un gruppo di monaci.

Yangon: secondo BBC Burmese, il regime militare ha ordinato la chiusura di 24 magazzini di medicinali per presunta importazione di anticoagulanti non registrati, Gli anticoagulanti sono ampiamente utilizzati per curare i pazienti Covid con sintomi gravi. In Myanmar in questo momento c’è una forte carenza di medicinali a causa della panemia Covid

Il generale Min Aung Hlaing chiede la produzione locale di vaccini contro il Covid. Afferma che l’acquisto del vaccino per l’intera popolazione sarebbe troppo costoso per il governo. Non è chiaro se il regime militare abbia davvero un piano di produzione, che richiederebbe comunque anni per essere attuato. Il regime militare genera miliardi di dollari attraverso la vendita di risorse naturali come petrolio, gas e giada. Spende anche centinaia di milioni per acquistare jet da combattimento e altre armi e tecnologie militari, principalmente da Russia e Cina, che forniscono anche vaccini Covid alla Junta.

Yunnan, Cina: i governi cinesi hanno inviato una lettera di denuncia all’esercito birmano dopo che alcuni proiettili hanno colpito la città cinese di confine Wanding durante i combattimenti tra le forze Tatmadaw e quelle dello Shan del Nord (fonte: The Irrawady)

L’ambasciatore americano alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha avuto un incontro online con la dottoressa Cynthia Maung della Mae Tao Clinic, che fornisce assistenza sanitaria ai rifugiati al confine birmano-thailandese.

Da confermare: le accuse pendenti per assassini e stupratori verranno ritirate a meno che la vittima non faccia ricorso contro la decisione.

Secondo Justice for Myanmar:

“La compagnia petrolifera statale del Brunei è in affari con la Myanma Oil and Gas Enterprise (MOGE) controllata dalla junta militare del Myanmar, e il conglomerato IGE Group, un ulteriore segno dell’inadeguatezza della nomina del secondo ministro degli Esteri del Brunei Dato Erywan Pehin Yusof ad inviato speciale ASEAN in Birmania.

BRUNEI Energy Myanmar, una società interamente controllata dallo stato del Brunei, ha una quota in tre giacimenti di petrolio e gas che sono stati assegnati nel 2014 sotto il governo filo-militare del Myanmar guidato dal Partito dell’Unione per la solidarietà e lo sviluppo (USDP). Il partner commerciale locale di BRUNEI Energy è il gruppo IGE, di proprietà del figlio dell’ex segretario dell’USDP e ministro Aung Thaung”.

IGE è ora guidata da Nay Aung, figlio dello stesso Aung Thaung, che detiene anche azioni di Mytel, un operatore di telefonia mobile controllato dal conglomerato militare MEC.

Secondo The Irrawady, il fratello di Nay Aung, l’ammiraglio Moe Aung, è comandante in capo della Marina del Myanmar ed ex direttore del conglomerato militare Myanma Economic Holdings Limited (MEHL).

La famiglia è vicina all’ex dittatore, il generale Than Shwe e al suo vice generale Maung Aye, e rimane una delle più ricche del Myanmar.

Il portavoce di Justice For Myanmar, Yadanar Maung, afferma: “Gli affari del Brunei con la giunta del Myanmar si fanno beffe del ruolo del loro secondo ministro degli esteri come inviato speciale dell’ASEAN. Dato Erywan Pehin Yusof non può essere considerato un mediatore neutrale quando rappresenta anche gli interessi commerciali del Brunei con la giunta e i suoi compari”

Mentre il piano ASEAN in 5 punti, include il dialogo con tutte le parti, l’inviato speciale

Dato Seri Setia Haji Erywan ha affermato di non avere fretta di incontrare Daw Aung San Suu Kyi e altri rappresentanti democratici. Dal colpo di stato di febbraio, l’ASEAN ha dialogato solo con il generale Min Aung Hlaing ed il suo regime.

Facebook: “Il Facebook Oversight Board ha ordinato a Facebook di ripristinare un post di un utente in Myanmar che critica il nuovo regime del Paese e i suoi legami con la Cina. Il post è stato inizialmente rimosso per violazione delle politiche sull’incitamento all’odio razziale contro i cinesi, ma l’Osservatorio ha scoperto che la frase offensiva era più appropriatamente vista come una critica politica al governo cinese” (fonte: The Verge)

Facebook è stato accusato di aver contribuito alle tensioni sociali e politiche in Myanmar, non riuscendo a moderare i post pieni di incitamento all’odio e propaganda anti-musulmana, specialmente durante il genocidio dei Rohingya nel 2017

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