Covid: 52 morti ieri. 3602 nuovi positivi su 12832 test, tasso di positività al 28%.
Nel frattempo il regime continua a perseguire lo staff medico, molti dottori sono costretti a nascondersi per evadere l’arresto. Htar Htar Lin, capo del programma di vaccinazione contro il Covid, è ancora in stato di arresto dal 10 giugno. Si trova in prigione con l’accusa di alto tradimento per il suo presunto coinvolgimento con il Civil Disobedience Movement (CDM). Un parco divertimenti a Yangon in fase di riapertura.
Naypyitaw: primo scontro tra forze civili armate e l’esercito del regime nella capitale dove ha sede il governo e dove si trovano i generali. 2 soldati del Tatmadaw uccisi.
Kawlin, Sagaing: 3 membri delle forze civili PDF e 20 soldati del regime morti in un’imboscata del PDF sulla strada Kawlin-Shwebo. Il regime ha bombardato anche abitazioni civili a Kawlin, ferendo 2 donne (fonte: Myanmar Now)
Loikaw, Karenni State: scontri tra l’esercito Karenni e i soldati del regime.
Un articolo di Frontier Myanmar ed uno di Myanmar Now rivelano come il regime sta controllando le attività dei propri cittadini. Determinate parole (come “rivoluzione”) pronunciate durante conversazioni telefoniche attivano la registrazione e segnalazione alle autorità. Fondamentale è l’aiuto di MPT e Mytel, aziende di proprietà del regime (Mytel in joint venture con Viettel del governo vietnamita). Non è chiaro se e quando Ooredoo e la norvegese Telenor si adegueranno. Nel frattempo il governo ha vietato ai dirigenti di queste aziende di lasciare il Paese fino a quando non avranno implementato le tecnologie di sorveglianza richieste. Per quanto riguarda internet, il governo è in grado di spiare quali siti vengono visitati. Chi utilizza la rete mobile, può solamente connettersi a circa 1000 e applicazioni permesse dal regime, mentre il resto di internet non è raggiungibile in alcun modo. I pochi (0,5-1% della popolazione) che possiedono un collegamento in fibra, hanno più libertà utilizzando una VPN. Non è chiaro quanto avanzata sia la tecnologia adottata dal regime per spiare le attività nella rete. Sono diverse le tecnologie che sono riusciti ad acquistare da aziende straniere tra cui Europee, Americane ed Israeliane, tra cui alcune che riescono a sbloccare i telefoni e ad avere pieno accesso ai dati contenuti, compresi quelli già cancellati.
Alcune interviste a Nathan Maung, (tra cui la video intervista di Aey Sahattaya per NHK World Japan ed una pubblicata da Frontier Myanmar ) rivelano le torture subite dal giornalista mentre era in detenzione in Myanmar. Diverse le pratiche subite sia da Maung (che detiene passaporto americano), sia dal suo collega Hanthar Nyein che rimane in detenzione, tra cui bruciature di sigaretta, pestaggi e minacce di stupro.
Nuova udienza in tribunale per Daw Aung San Suu Kyi. Appare in salute.
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