Pauk Township, Magwe: sono 2 i morti nell’incendio divampato nel villaggio di Kin Ma. Si tratta di U Mya Maung, e la moglie Daw Gyi Mein (82). U Mya Maung aveva 88 anni e soffriva di paralisi a seguito di un infarto. Secondo gli abitanti l’esercito del regime avrebbe dato fuoco al villaggio dopo che una dozzina di loro è rimasta uccisa da delle mine a breve distanza da Kin Ma. Oltre 1000 civili sono fuggiti dalle proprie case, mentre i soldati sparavano a chiunque cercasse di spegnere il fuoco.
CTUM, la più importante organizzazione sindacale in Myanmar, ha iniziato una class-action contro il governo militare, chiedendo il risarcimento danni per oltre 70,000 lavoratori licenziati dal regime.
Covid: sono 355 i nuovi casi registrati e 2 i decessi. Ricordiamo che i dati in Myanmar sono fortemente sottostimati a causa dei pochi test realmente effettuati.
Yangon: il vice capo del Kyauktan Township Education Office, U Aye Tun è stato assassinato.
Hlaing Thair Yar, Yangon: assassinato U Hla Oo, amministratore del Ward 13
Shan State: il regime militare ha intenzione di riaprire la No. 2 Steel factory (Pinpet), un impianto di estrazione e lavorazione di metallo che vede la collaborazione tra Myanmar Economic Corporation (MEC) e la compagnia statale russa Tyazhpromexport. L’impianto era stato chiuso nel 2017 perchè in perdita finanziaria. Tutta la zona è diventata un enorme miniera, con gravi danni ambientali.
Il portiere della nazionale di calcio birmana Pyae Pyae Aung, che aveva protestato con il saluto delle tre dita durante le qualificazioni in giappone, non farà rientro in Myanmar con la squadra.
Demoso, Karenni State: i cittadini stanno recuperando i corpi delle vittime degli attacchi del Tatmadaw. I corpi sono irriconoscibili a causa dall’avanzato stato di decomposizione. Le immagini, piuttosto dure, sono visibili qui.
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