Tedim (Chin State): un bambino di 10 anni è morto colpito da un’esplosione. La causa è ancora sconosciuta
Due esplosioni nei pressi di una scuola a Tamwe, Yangon, poco distante dagli uffici dell’ONU
Mindat: gli abitanti della cittadina è costretta a nascondersi nella giungla. I viveri scarseggiano e l’accesso ad acqua potabile è stato bloccato dall’esercito
Reuters pubblica una nuova inchiesta che rivela l’installazione da parte delle autorità di nuove tecnologia per la sorveglianza dei cittadini. Telefonate, SMS, posizione geografica ed email sarebbero sotto controllo in maniera indiscriminata. L’acquisto di queste tecnologie sarebbe avvenuto a fine 2020 ed il budget sarebbe stato approvato dall’allora governo NLD, ma mai reso pubblico.
https://www.dw.com/en/in-myanmar-the-army-controls-its-soldiers-lives-minds-and-finances/a-57557479
Inchiesta di DW su come l’esercito controlli strettamente i propri soldati per evitare che possano disertare. Si tratta di una situazione di semi-schiavitù, in cui ogni movimento e comunicazione, inclusi i social, vengono controllati. Uscire dagli alloggi militari non è possibile senza autorizzazione. Il controllo è esercitato anche sulle finanze, con obbligo di acquistare polizze assicurative dell’esercito. Inoltre non è possibile lasciare l’esercito, se non dopo 10 anni di servizio e a seguito di una richiesta ufficiale e il lungo processo che segue.
U Tay Za, noto businessman legato ai generali, si unisce ad una delegazione militare in viaggio verso la Russia, probabilmente con l’obiettivo di discutere l’acquisto di armi. È a capo del Htoo Group, che include aziende di ogni settore, dal turismo all’edilizia.
28 nuovi casi di Covid e 3 morti rilevati nelle ultime 24 ore. Thailandia e Taiwan e India sono nel pieno di una nuova ondata. I dati provenienti dal Myanmar non sono rappresentativi della situazione reale in quanto non vengono effettuati abbastanza test a causa della situazione politica e sociale.
Voto positivo presso l’assemblea generale dell’ONU sull’R2P e la sua inclusione nei report regolari del Segretario Generale. Un piccolo passo in avanti, sperando che possa diventare uno strumento utile per prevenire situazioni come quella birmana
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