Image

Diventano sempre più frequenti le manifestazioni protesta notturne. Da un lato servono per dimostrare al regime che il popolo non ha paura del coprifuoco e delle continue azioni terroristiche della notte, dall’altro è per tenere impegnate le forze dell’ordine e proteggere le persone più in pericolo in questo momento, soprattutto leader politici o dei movimenti di protesta, e medici. Si tratta inoltre di ore più fresche, la stagione calda si sta avvicinando.

A Mingaladon (Yangon) due giovani sono state uccisi durante la notte. In mattinata diversi dipendenti pubblici aderenti al CDM (movimento di disobbedienza civile), sono stati obbligati a decidere tra tornare al lavoro o lasciare le proprie case. Molti dipendenti pubblici infatti abitano in dormitori statali. Coraggiosamente la maggior parte ha lasciato la propria casa.

Un fotoreporter polacco è stato arrestato mentre tentatava di fotografare i soldati.

Image

Tutti i gruppi etnici armati (EAO) firmatari della “tregua” con l’esercito birmano, hanno deciso di unirsi alle proteste nella speranza di eliminare il regime militare.

Sul fronte internazionale ci sono diverse notizie interessanti:

La Corea del Sud sospende i programmi di collaborazione militare con il Myanmar. Sospende anche l’esportazione di armi verso il Paese e blocca i finanziamenti destinati allo sviluppo di progetti non precisati coordinati dal governo birmano.

La Russia esprime la propria preoccupazione per la situazione birmana

SCMP intervista ad uno dei 200 poliziotti che hanno disertato e si sono rifugiati in India. Parla di ordini da parte dei superiori di uccidere i manifestanti, e di diffusa volontà all’interno del corpo di polizia, di unirsi ai manifestanti.

Un bel documentario di Ali Fowles sul Myanmar. Davvero potente


0 Comments

Leave a Reply

Avatar placeholder

Your email address will not be published. Required fields are marked *